Barbaresco DOP

Provenienza: Italia, Piemonte

Vitigno: Nebbiolo100%

Colore: Rosso granato intenso 

Al naso: Complesso e delicato, con sfumature di frutti di bosco, violette, rose rosse

Al palato: Morbido, vellutato, armonico

Vol.: 14.0%

Temperatura di servizio: 18-20°C

Abbinamenti: Formaggi stagionati, Selvaggina, Carne arrosto e grigliata, Carne rossa in umido

Il Barbaresco di Gaja è un vino ricco ed espressivo prodotto da una leggendaria azienda vinicola delle Langhe. Angelo Gaja è uno di quei nomi che emoziona ogni amante del vino perché le sue interpretazioni danno vita a bottiglie immortali, ancora integre e pronte per essere degustate oggi, a 50 anni dalla vendemmia. Una rivoluzione qualitativa, quasi rivoluzionaria, poiché negli anni '60 l'idea di abbassare le rese per ettaro a favore di una viticoltura di qualità non era scontata. Questa scelta dà sicuramente ragione ad Angelo, visto l'incredibile e crescente successo dei suoi vini, oggi molto richiesti in tutto il mondo. Bottiglie preziose, tieni un posto in cantina, aprile al momento giusto e godi appieno della loro preziosa complessità!

Le uve rosse Barbaresco provengono da uve Nebbiolo in purezza coltivate nel famoso comune piemontese, da cui il nome. I grappoli sono accuratamente selezionati e provengono da 14 vigneti di proprietà posti a varie altezze tra i 250 ei 330 metri sul livello del mare, mentre la resa tipica della casa Gaja è estremamente bassa, intorno ai 40 hl.

I vini Barbaresco nel bicchiere assumono un colore rubino intenso, virando nel tempo al granato. Un naso davvero ricco capace di unire due anime, una più tipica e tradizionale, l'altra più moderna. Dalle violette appassite ai frutti di bosco, dalle rose canine alla liquirizia, dal cacao ai chiodi di garofano, c'è tutto in questo sapore di segale cornuta. Poi ci sono i sapori di vaniglia, cannella e grafite. Dopo essersi concentrati per qualche minuto sulla parte olfattiva, si è passati alla degustazione, che ha saputo essere insieme carezzevole e vibrante, imponente e vellutata al tatto. È un processo inarrestabile per un vino che sembra non finire mai.